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IL MIO TEMPO
Il mio profilo si fonde
su onde di colline immense,
vi corrono soffi d’aria
nel gelido inverno.
Il tempo modella
le rughe di questa collina
e sfiora i miei anni.
Ecco, mi accorgo
di essere granello.
I miei piedi sono come
radici di questa terra.
Le mani aperte come ferite
nel tempo.
Il mio ascolto silenzioso,
soffia forte il vento
in questo immenso,
dove splende il sole
nella terra che un giorno
sarà la culla della nostra
anima.
CARA MAMMA
Dalla strada arrivano i rumori
delle moto che di notte
sfrecciano rompendo il silenzio.
Io non riesco a dormire per il dolore
delle mie fratture intercostali.
Penso alle tante strade della notte
Penso al tempo alle strade della vita.
Agli alberi caduti alle nubi
che ora sembrano scomparse
su un cielo bianco strano
e soffocante al calore diurno.
Penso agli aerei alle navi
a coloro che viaggiano con i fanali spenti
per paura di essere scoperto in una città
di guerra, alle ragazze nascoste al sole
perché prigioniere di un sistema che non le aiuta.
Cara mamma quante sofferenze in questa vita
quante ingiustizie ma nulla intaccherà il tuo spirito la tua
fede.
È passata la mezzanotte eppure sei salita
per questo cammino senza pretendere
nulla, attraversando, i muri del silenzio
sulle male lingue, per questo ti confido
la mia poesia come fosse una cosa remota
e vicina, ricordo l’odore dell’erba tagliata
odore che vado spesso a cercare
cara mamma hai costruito una città
d’amore e speranza nel mio cuore
hai costruito la pazienza ogni giorno
della mia vita.
Ora mi sto addormentando su questa
sedia e nella deformità dei sogni
vedo il tuo dolce sorriso cara mamma.
Cavalco onde a volte oscure
Pensieri luce
ma chi l’ha detto?
Come finestre nell’animo
vado oltre la mia povera vita.