Elettra
luce Scrivo una poesia e dieci mani bianche plasmano statue di cera Mani di angeli tessono tuniche per uomini ciechi d'amore. Dipingono ombre sottili a capo dei venti e gettano semi di vita sparsa dai piedistalli lunari. Forse da un piccolo seme o da un granello di polvere è stata creata la luce. Elettra luce dai passi incerti posata con ali pure arrivata nella bocca di una notte di primo Novembre. Precipitata e raccolta dal fondo dei miei occhi. Dai miei piedi vaganti nel camminare nell'incertezza neonata dalle mie braccia sollevate per raccogliere quest'anima nuova. Ora abita nel mio cuore come una doppia anima. Piero Pierelli |