L’estremo bisogno Ora mai il ventilato soffio permane nel fresco fondersi di Novembre in fattezze sulle bramosie di paesaggi svogliati. Su sabbie di ricordi distanti come clessidre nel tempo nei vermigli doloranti ricordi. Sui vignaioli che piantano pali come ossa sulle sconfinate colline. Sui piccoli occhi che come conchiglie della sera assalgono le ombre che si allungano. Eccomi coś a girare su questi lascivi piccoli sentieri. Nell’estremo bisogno di amare un piccolo sguardo piccola mia. Tu che viaggi nei miei bisogni che ti diffondi nel mio animo che ti nascondi nelle mie competizioni con la vita. Piero Pierelli |
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